Motociclo Italiano promuove e valorizza il patrimonio motociclistico italiano, in particolare quello presente all’estero. Il progetto è rivolto soprattutto agli gli appassionati che con la loro determinazione collezionano e salvaguardano moto di origini italiane indipendentemente dalla cilindrata o dal blasone. Uno di questi è Marco Prandi. Chef molto noto a Berlino per la sua abilità nel soddisfare i palati più esigenti nel suo ristornate italiano, è un grande appassionato di moto d’epoca italiane!

Durante la pausa estiva lo abbiamo incontrato e ci ha raccontato il suo amore per le due ruote a motore, sbocciato già da bambino.

Mio padre aveva nel garage la sua vecchia moto una Aeromere Nuovo Capriolo 75 ts. Io ci salivo sopra e sognavo di guidarla, poi all’età di 14 anni presi subito il patentino e mio padre mi regalò un Garelli a tre marce che adoravo. Andavo in giro con i miei amici e allo stesso tempo non vedevo l’ora di compiere i sedici anni, per poi poter andare con il 125 di mio fratello, un Gilera Tg1”.

Parlare con Marco è gratificante, ti accorgi subito che la passione lo accompagna da molto tempo e che si è mantenuta sempre forte.

Con i primi soldi guadagnati mi comprai una Gilera Tg2. Poi, compiuti i diciotto anni, sono andato a Berlino dopo avere finito la scuola alberghiera. Arrivato in Germania ho continuato a seguire il mondo della moto con la convinzione che prima o dopo ne avrei acquistata un’altra. E infatti nel 2001 durante una vacanza a Sondrio vidi ad un raduno di moto d’epoca: la scintilla scoccò nuovamente! Tornato a Berlino trovai un rivenditore di moto italiane che aveva una Moto Guzzi Alce del 1945 con i documenti originali. Era targata Sondrio, da dove provengo, quindi era un’occasione irrinunciabile, un segno del destino che mi convinse ad acquistarla. Poi nel corso degli anni si sono aggiunte diverse Moto Guzzi d’epoca e nel 2011 ho partecipato per la prima volta alla famosa Milano – Taranto con una Moto Guzzi 250 Airone sport.”

Proprio le manifestazioni a cui prende parte ne fanno un appassionato di prima categoria.

Questa rievocazione è diventata una malattia, nell’accezione positiva del termine: dal 2011 ho partecipato a tutte le Milano Taranto, dove ho conosciuto numerosi appassionati di moto d’epoca e stretto amicizie. Che sono molto importanti dal punto di vista umano e perché mi aiutano a reperire pezzi di ricambio per le mie vecchiette. Ma non è tutto perché anche a Berlino ci sono tanti appassionati di moto d‘epoca italiane. In città sono il proprietario e gestore di un ristorante da 24 anni (“Osteria Ribaltone”) che ho reso particolare: oltre che per il mangiare bene, con un particolare arredo composto da almeno 4 moto che periodicamente sostituisco a turno. Con molti clienti abituali condividiamo la stessa passione e partecipiamo insieme ad alcuni eventi”.

Ad alcuni dei quali partecipa con la moto preferita.

Di tutte le moto che ho nella mia collezione, quella che mi sta più a cuore è una Gilera Saturno Sanremo con la quale ho partecipato alle ultime sei edizioni della Milano-Taranto e preparata da un Valter Roberto. Era un ottimo meccanico, appassionato di Gilera e anche possessore di una Gilera San Remo. Purtroppo nel 2019 ci ha lasciato, a lui devo la mia passione per la Gilera. Altro grande meccanico e amico che cura tutte le mie moto a Berlino è Davide Viperino a cui devo il restauro di un altro mezzo a me particolarmente caro ovvero una Moto Guzzi Condor del 1939 che l‘anno prossimo conto di portare alla Milano Taranto”.

Inutile dire che sono in corso le procedure per l’iscrizione di alcune moto di Marco Prandi alla collezione di Motociclo Italiano. A lui vanno i ringraziamenti particolari di Motociclo Italiano considerandolo un porta bandiera del motorismo storico italiano, il suo impegno in questo settore accresce ulteriormente il prestigio e la passione dei motociclisti tedeschi per le belle moto italiane di un tempo.

 

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